Fisco Francia (notizie in ordine cronologico progressivo)

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leggefiscofinanza
00martedì 21 dicembre 2004 11:12
NOVITA' IN FRANCIA. UN INTERLOCUTORE FISCALE UNICO
PER LE GRANDI IMPRESE

Dal 2 gennaio 2002 operativa a Parigi la nuova DGE, Direzione generale delle grandi imprese, presso cui si accentra tutta la fiscalità delle aziende con più di 600 milioni di euro di fatturato o attivo patrimoniale lordo

la torre
Uno degli aspetti fondamentali della riforma-modernizzazione del Ministero francese dell'Economia, delle Finanze e dell'Industria è l'istituzione di un interlocutore fiscale unico per ognuna delle grandi categorie di contribuenti: privati, imprese e enti. L'obiettivo di questa innovazione è migliorare il servizio reso agli utenti, semplificare le pratiche e preparare il passaggio all'amministrazione fiscale elettronica.

La Direzione delle grandi imprese (DGE, Direction des Grandes Entreprises), operativa dal 2 gennaio 2002, è la realizzazione concreta dell'interlocutore fiscale unico all'interno della Direzione Generale delle Imposte. La sua creazione risponde a un duplice obiettivo:

- dare un servizio migliore alle imprese offrendo un luogo unico di dichiarazione e di pagamento per le principali imposte e la possibilità di compensare i debiti e i crediti fiscali;
- incrementare l'efficienza, appoggiandosi su conoscenze professionali specializzate (in particolare in materia di fiscalità dei gruppi), sul lavoro di squadra e sull'utilizzo delle nuove tecnologie dell'informazione.

Rientrano nella competenza della DGE le imprese maggiori, vale a dire quelle che realizzano più di 600 milioni di euro di fatturato, IVA esclusa, o di attivo patrimoniale lordo (in totale, circa 23.000), nonché le loro filiali. Se superano questi limiti vi rientrano anche le stabili organizzazione o le filiali in Francia di un'impresa estera.

Insediata presso locali nuovi a Pantin, nella vicina periferia di Parigi, la DGE dispone di una tecnologia adatta alla smaterializzazione degli scambi con le imprese e alla gestione elettronica dei documenti. Presso la DGE, le imprese potranno teledichiarare l'IVA e la dichiarazione dei redditi e telepagare l'IVA, l'IRPEG, la " taxe professionnelle " e l'imposta sui salari.
La DGE dispone di squadre specializzate a seconda dei gruppi d'imprese e dei settori socio professionali.
Ogni impresa potrà rivolgersi ininterrottamente dalle 9.00 alle 18.00 (anche per posta elettronica), alla squadra che segue la sua situazione fiscale, per qualunque problema relativo alle dichiarazioni, ai versamenti, alle richieste di rimborso, o per eventuali reclami.

La DGE opererà in stretta collaborazione con la Direzione delle verifiche nazionali e internazionali (DVNI), organismo specializzato con competenza nazionale che, dalla sua creazione nel 1971, provvede alle verifiche nei confronti delle grandi imprese e dei gruppi.

Gisèle Blanc
http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articolo&articolo=589&giornale=645
leggefiscofinanza
00martedì 21 dicembre 2004 11:18
nauru
La Francia mette all'indice l'isola di Nauru
'paradiso fiscale' che non cede all'Ocse
E' il primo intervento del genere dalla nascita del Gruppo di azione internazionale contro il riciclaggio. Il piccolo atollo del Pacifico
è accusato di aver riciclato denaro della mafia russa

Alcuni giorni or sono il governo di Parigi ha imposto a banche e a istituti finanziari francesi l'obbligo di segnalare tutte le operazioni verso Nauru che superano gli 8mila euro. L'iniziativa che vede al centro dell'attenzione la minuscola isola-stato del Pacifico - che conta 450 banche per una popolazione di 12mila abitanti - fa seguito alle sanzioni decise dal Gafi, il Gruppo di azione internazionale contro il riciclaggio, che fa capo all'Ocse.

E' la prima volta dal 1989 - da quando cioè questa task force è stata creata - che viene applicato un provvedimento del genere contro uno Stato.

Già nel novembre scorso Nauru era entrata nel mirino del Gafi che aveva chiesto al piccolo stato di rafforzare le norme contro il riciclaggio di denaro sporco, proveniente in massima parte dalle attività della mafia russa. Le autorità locali avevano però ignorato la scadenza del 30 novembre, dettata dall'organismo finanziario internazionale come termine entro il quale mettere in atto i provvedimenti antiriciclaggio. A quel punto il Gafi aveva raccomandato ai 29 Paesi membri dell'Ocse di attivare controlli più severi sulle rimesse bancarie dell'isoletta, che comprendevano fra l'altro l'identificazione dei clienti e delle istituzioni finanziarie, prima che potessero trattare con aziende o persone di Nauru e l'obbligo di comunicare alle società, che intrattengono rapporti commerciali con le banche offshore dell'isola, del rischio di sanzioni per riciclaggio di denaro.

A dicembre il Gafi, dopo aver accusato l'atollo di aver riciclato 70 miliardi di dollari della mafia russa, aveva annunciato con un comunicato contromisure per costringere il piccolo stato ad adottare una legislazione meno permissiva, ponendo appunto come termine ultimo la data del 30 gennaio 2002, quando si sarebbe tenuta a Hong Kong l'assemblea generale del Gruppo di azione internazionale contro il riciclaggio.

Giuseppe Ciliberto
http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articolo&articolo=969&giornale=970
leggefiscofinanza
00martedì 21 dicembre 2004 11:58
nauru no offshore?
Vittoria Usa contro il terrorismo finanziario
Nauru non è più un paradiso fiscale
E' 'soltanto' un paradiso naturale
Le autorità locali hanno deciso la decadenza delle licenze di banking offshore rilasciate agli istituti di credito

L'isolotto di Nauru non è più un paradiso fiscale! Dopo un braccio di ferro durato circa 18 mesi tra la repubblica indipendente più piccola del mondo, Nauru, e quella più potente sulla terra, gli Stati Uniti d'America, alla fine la prima ha ceduto, di schianto, accettando tutte le condizioni di Washington. Il Parlamento dell'isola, una trentina di rappresentanti, si è infatti riunito a tarda notte e ha deliberato, de facto, la fine della legislazione speciale relativa al "banking offshore", ovvero, si è spogliata dello status privilegiato di paradiso fiscale.

Il banking offshore si reggeva su un sistema di licenze statali "particolari", che nel corso degli ultimi dieci anni sono state rilasciate a circa 500 tra istituti di credito e società finanziarie che hanno fatto della piccola isola la loro base d'attività.

Negli ultimi anni, con il venir meno dei profitti legati all'industria estrattiva, il banking offshore era diventata la fonte principale di liquidità per i circa 11mila abitanti.

Poi, all'indomani dell'11 settembre, alcuni agenti speciali della task force Usa contro il terrorismo finanziario avevano ricostruito con esattezza i movimenti di ingenti somme utilizzate per organizzare l'attentato contro le Twin Towers e altre azioni simili. Alcune delle operazioni erano riconducibili a un'area offshore ben definita: Nauru. Immediata la reazione di Washington che per mesi ha richiesto la modifica della legislazione finanziaria e fiscale che aveva permesso di costituire sull'isola una sorta di zona franca per il capitale di numerosi gruppi terroristici.

La decisione delle autorità del piccolo Stato stabilisce la decadenza delle licenze speciali già entro 30 giorni, ma soltanto per un gruppo di istituti e filiali, quelli ritenuti più a rischio, che in maggioranza risulterebbero in possesso di facoltosi uomini d'affari russi. Per gli istituti e gli sportelli europei, americani, australiani e neozelandesi c'è invece tempo sei mesi per disfarsi dell'organizzazione messa in piedi sull'isola o per adattarla alle nuove regole. Nello stesso giorno il Parlamento di Nauru ha anche approvato una nuova legislazione in materia di antiriciclaggio che sarà implementata già a partire da quest'anno.

Stefano Latini http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articolo&articolo=4187&giornale=4235
leggefiscofinanza
00giovedì 23 dicembre 2004 22:08
Il conciliatore fiscale
Nel quadro del programma "Per facilitarvi le imposte"

Il conciliatore fiscale
nuovo interlocutore per i contribuenti francesi

Suo compito è trattare le istanze degli utenti e trovare una soluzione amichevole

Per i cittadini francesi, in vertenza con l'Amministrazione fiscale, da oggi c'è un nuovo servizio al quale rivolgersi per giungere a una soluzione, il conciliatore fiscale dipartimentale.
L'istituzione di questa nuova figura d'interlocutore è stata decisa dal ministro dell'Economia e delle Finanze nel quadro del programma "Per facilitarvi le imposte". L'iniziativa è partita con un progetto pilota in tredici dipartimenti e andrà completata entro il 2004, quando tutti i dipartimenti avranno istituito la figura del conciliatore fiscale.

Il compito del conciliatore è quello di trattare le domande degli utenti e trovare una soluzione amichevole.
Il contribuente che è in lite con l'Amministrazione fiscale può rivolgersi al conciliatore dipartimentale per tutti i problemi legati al calcolo o al pagamento di un'imposta.
La condizione necessaria per chiedere l'intervento di questo interlocutore è che il contribuente abbia già fatto una richiesta (ad esempio di rateizzazione di pagamento, di riduzione di sanzioni o abbia ottenuto il parziale accoglimento di un reclamo) a uno dei servizi dell'Amministrazione finanziaria e sia stata formalizzata una decisione sfavorevole che egli non ritiene soddisfacente.

I contribuenti possono rivolgersi al conciliatore dipartimentale anche quando ritengono che i servizi forniti dagli uffici delle Imposte non rispettano la qualità stabilita dagli impegni assunti nel programma.
Il conciliatore fiscale non è però competente in materia di liti riguardanti il controllo fiscale e la pubblicità immobiliare di competenza delle Conservatorie ipotecarie.

Prendere contatto con il conciliatore fiscale è molto semplice. Si può farlo per posta, indirizzando la richiesta d'intervento alla sua attenzione all'indirizzo del proprio dipartimento, oppure per e-mail.
Il conciliatore dipartimentale risponderà entro trenta giorni fornendo una soluzione amichevole alla vertenza, oppure, nei casi più complessi, informerà il contribuente sull'iter della pratica e a che punto è la sua trattazione.
La cosa importante da ricordare è che la richiesta d'intervento del conciliatore fiscale non dispensa il contribuente dal pagamento delle somme richieste dal fisco e neanche interrompe i termini per fare ricorso.

La nomina del conciliatore fiscale costituisce uno dei nove impegni del programma "Per facilitarvi le imposte" che il ministero delle Finanze ha preso con l'obiettivo di rendere più comprensibili e più semplici gli adempimenti fiscali da parte dei contribuenti, migliorare la relazione con gli utenti e ridurre i contenziosi.

Tra gli altri impegni, tutti da rispettare fin dal 2004, c'è l'obbligo di rispondere entro il termine rigoroso di trenta giorni alle richieste pervenute per posta, fornire la propria identità all'interlocutore a ogni contatto e prendere in carico la domanda o la pratica impegnandosi a inviarla all'ufficio competente. La trasmissione della pratica viene fatta automaticamente senza una nuova richiesta da parte del contribuente, nel caso di errore nell'individuazione dell'ufficio competente. L'utente riceverà per posta, da parte della Direzione generale delle imposte o della Direzione generale della contabilità pubblica, su semplice domanda anche telefonica, i documenti fiscali utili.

Infine, è stato istituito un comitato nazionale e alcuni comitati locali d'utenti, con il compito di verificare il rispetto degli impegni.

Giuseppe Cilibertohttp://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articolo&articolo=10559&giornale=10615
leggefiscofinanza
00sabato 25 dicembre 2004 10:12
Fisco transalpino

Francia, trente mesures per migliorare
il rapporto con i contribuenti (1)

Presentati i cinque punti salienti del programma di riforma

Il 3 novembre scorso il ministro dell'Economia, delle Finanze e dell'Industria francese, Nicolas Sarkozy, ha presentato al Consiglio dei ministri un programma mirato al miglioramento del rapporto tra contribuenti e fisco. Trenta misure che saranno adottate nel periodo da novembre 2004 a dicembre 2005 e che si propongono il raggiungimento di cinque obiettivi: migliore sicurezza giuridica per le imprese, maggior rispetto della buona fede del contribuente, fisco più vicino alle persone fisiche per l'assolvimento degli adempimenti, semplificazione delle procedure, maggiore disponibilità dell'amministrazione fiscale nei confronti dei cittadini.

Il programma si colloca nel più ampio contesto di riforma del Minéfi (Ministère de l'Economie, des Finances et de l'Industrie) iniziata nel 2002 e denominata dapprima Bercy en mouvement e poi Bercy ensemble, nella consapevolezza che, per la realizzazione di un ministero della performance amministrativa, il cambiamento non deve attuarsi in maniera brutale e intrinseca, ma essere supportato da un contesto sociale e tecnico, da un incoraggiamento al nuovo che preveda, innanzitutto, la valorizzazione e lo sviluppo della professionalità di dirigenti e funzionari, e stabilisca, nell'ottica di una "cultura del risultato", i criteri per la verifica del raggiungimento degli obiettivi.

Più garanzie per la sicurezza giuridica delle imprese
Il programma di riforma prevede la possibilità per le imprese commerciali con volume d'affari inferiore a 1,5 milioni di euro (450mila euro per le prestazioni di servizi) di chiedere all'amministrazione un intervento in sede dei propri funzionari, al fine di fornire delucidazioni in materia fiscale (agevolazioni per le nuove imprese, condizioni di esonero, interpretazione delle norme, obblighi relativi alla dichiarazione dei redditi), sia per l'esercizio in corso che per tutte le altre annualità non prescritte. Il controllo si concluderà con la redazione di un verbale e, nel caso di constatazione di irregolarità, l'impresa potrà regolarizzare la propria posizione beneficiando di una riduzione degli interessi.

Fa parte del primo obiettivo anche la formalizzazione della possibilità di accordi unilaterali tra amministrazione fiscale e imprese concernenti i "prezzi di trasferimento", in fase di sperimentazione in Francia da cinque anni. In particolare, per venire incontro alle esigenze delle Pme (piccole e medie imprese), spesso mal informate sulla specifica problematica e sull'obbligo di tenere la documentazione giustificativa dei prezzi praticati, è prevista la divulgazione di pubblicazioni informative, nonché una procedura agevolata di accordo preliminare che consentirà alle Pme di rendere più sicura la politica dei prezzi di vendita con le filiali estere (riduzione dei documenti necessari, possibilità di presentare preventivamente all'amministrazione finanziaria la propria politica dei prezzi al fine di preservarla da una ulteriore rimessa in causa).

E ancora, il ministro Sarkozy ha espresso la volontà di dare un nuovo impulso alla procedura del rescrit, in sostanza una forma di interpello introdotta in Francia nel 1987 con lo scopo di fornire risposte ai quesiti delle imprese relativi alla corretta applicazione, in determinati ambiti fiscali, delle norme tributarie, con la garanzia che la situazione prospettata e legittimata da parte dell'amministrazione fiscale non potrà essere rimessa in discussione. Considerata la scarsa diffusione e utilizzazione della procedura, la riforma prevede la divulgazione dei quesiti concernenti problematiche di portata generale tramite la loro pubblicazione in raccolte annuali, nonché l'istituzione di un'apposita cellula presso la Direction Générale des Impôts, con funzione di pilotaggio e di animazione della politica dei rescrits.

In linea con il progetto di trasparenza e di confiance tra contribuente e amministrazione fiscale, si colloca un'ultima misura concernente il primo obiettivo: la stabilità della norma fiscale e, in particolare, la regola della non-retroattività. I cosiddetti dispositifs fiscaux incitatifs avranno durata massima di cinque anni e non saranno messi in discussione prima del loro termine, di modo che il contribuente possa adottare un regime fiscale in piena sicurezza e fiducia.

Più rispetto per il contribuente in buona fede
La principale novità concernente il controllo delle dichiarazioni dei redditi consiste nell'invio, da parte dell'amministrazione finanziaria, di un sollecito bonario al contribuente nel caso in cui i dati indicati in dichiarazione non corrispondano a quelli trasmessi dai datori di lavoro e dalle banche. Si tratta, in pratica, di una proposta di rettifica della dichiarazione che, in caso di autorizzazione del contribuente entro 30 giorni dal ricevimento dell'avviso, avverrà senza alcun pagamento di sanzioni e interessi. Questa procedura entrerà in vigore nell'autunno del 2005 per i redditi dichiarati per l'anno 2004 ed escluderà i soggetti in corso di accertamento, i recidivi e coloro per i quali è presumibile, sulla base del notevole scarto evidenziato dal controllo, che l'occultamento dei proventi abbia carattere volontario.

Sono previsti anche degli interventi atti a promuovere una "cortesia delle corrispondenze". Nei casi di controllo fiscale esterno conclusosi con esito negativo, l'amministrazione invierà una comunicazione con la quale ringrazierà il contribuente della disponibilità e dell'attenzione accordatagli. Una lettera di ringraziamento sarà anche indirizzata a coloro che, avendo concordato un piano di rateizzazione del debito fiscale, avranno assolto puntualmente il proprio obbligo di pagamento.

E' prevista, inoltre, l'introduzione della regola del silenzio-assenso nella procedura di controllo d'ufficio e di richiesta d'informazioni al contribuente. Se l'ufficio, trascorsi 60 giorni dalla ricezione degli elementi e documenti richiesti alla parte tramite demande de renseignements, non invia ulteriori comunicazioni al contribuente, questi potrà considerare chiuso il controllo.

Nuove regole sono fissate anche per i controlli fiscali sur place. Il contribuente sottoposto a verifica potrà regolarizzare la propria posizione fiscale prima della chiusura delle operazioni di controllo beneficiando di un ridotto tasso d'interesse. Le verifiche fiscali non potranno avere durata superiore a 3 mesi per le piccole imprese e 9 mesi per le medie e grandi imprese (per queste, tuttavia, è prevista la possibilità di una proroga nel caso in cui il controllo evidenzi una particolare complessità dell'attività esercitata, fenomeni di frode organizzata, oppure la necessità di una richiesta di assistenza internazionale). Perché i controlli si svolgano nella situazione ottimale e in un clima di fiducia e cordialità reciproche, è prevista la distribuzione di un manuale a uso dei verificatori e di una scheda informativa da consegnare preliminarmente al soggetto sottoposto a controllo.

Sarà, infine, istituita la figura del "conciliatore fiscale dipartimentale" al quale potranno rivolgersi i contribuenti che non si riterranno soddisfatti delle risposte ricevute da parte degli uffici della Directon Générale des Impôts e del Trésor Public ai propri quesiti, con esclusione delle liti fiscali innescate da un controllo esterno, per le quali è necessario il ricorso ordinario. Il conciliatore, che potrà essere interpellato tramite posta ordinaria o elettronica, risponderà al contribuente entro il termine di 30 giorni.

1 - continua. La seconda parte sarà pubblicata su FISCOoggi di mercoledì 24 novembre

Maurizio Giambrone
http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articolo&articolo=12172&giornale=12344
leggefiscofinanza
00sabato 25 dicembre 2004 10:13
Fisco transalpino

Francia, trente mesures per migliorare
il rapporto con i contribuenti (2)

Presentati i cinque punti salienti del programma di riforma

Più facile l'assolvimento dell'obbligo fiscale
Il ministro ha dichiarato, nel proprio intervento, "Siamo nel cuore di un'evoluzione più culturale che regolamentare. In materia fiscale il servizio pubblico consiste nel controllo ma anche nell'assistenza. Invece il contribuente, negli ultimi trenta anni, è stato soltanto un soggetto passivo d'imposta". Ha poi illustrato il programma di riforma articolato in tre punti: estensione della procedura dei rescrits alle persone fisiche, potenziamento dei centri d'informazione telefonica Cis (Centres Impôts Service), arricchimento delle informazioni reperibili tramite Internet sul proprio conto fiscale.
I contribuenti che necessitano di assistenza fiscale potranno pertanto, tramite interpello, sottoporre all'amministrazione un caso specifico, avendo la certezza di una dettagliata risposta che impegna l'amministrazione stessa. Oppure, tramite i Cis, potranno essere informati telefonicamente, anche mantenendo l'anonimato, sulle diverse possibilità offerte dalla normativa vigente alla specifica situazione personale.
Anche l'accesso al proprio compte fiscal actualisé, recante la posizione fiscale personale e lo stato dei pagamenti, potrà avvenire telefonicamente, a partire dalla metà del 2005, oltre che mediante la già esistente possibilità di collegamento permanente sul sito Internet.

Procedure più semplici
L'obiettivo si propone, in nome di un "civismo fiscale", di rendere più agevole e semplice il quotidiano districarsi tra gli obblighi fiscali, nella consapevolezza che i doveri si assolvono meglio quando ciò non comporta perdite di tempo e inutile spreco di energie.
Innanzitutto, la semplificazione del linguaggio amministrativo, che si attuerà sia attraverso la rielaborazione dei principali modelli cartacei in uso (linguaggio più comprensibile e cordiale), sia attraverso la previsione di specifici moduli di formazione per il personale dell'amministrazione.

A partire dal prossimo anno sarà prevista, per i nuclei familiari che nel 2004 hanno dichiarato esclusivamente redditi da lavoro dipendente e/o di pensione (circa 10 milioni di soggetti), una dichiarazione semplificata contenente, esclusivamente, le indicazioni indispensabili all'individuazione del contribuente, la situazione familiare, i redditi percepiti, le deduzioni e i crediti d'imposta più comuni. All'alleggerimento della dichiarazione (che conterrà 59 campi in luogo degli attuali 132), per circa un terzo degli utenti, si aggiungerà anche una maggiore leggibilità della guida alla compilazione del modello.

Sempre nell'ambito delle dichiarazioni dei redditi, è in programma una semplificazione che riguarderà coloro che trasferiscono la propria residenza all'estero. Questi erano tenuti a presentare una dichiarazione provvisoria per i redditi conseguiti nel territorio nazionale dal 1° gennaio fino alla data del trasferimento, con immediata imposizione dei proventi, salvo conguaglio da effettuarsi l'anno successivo tramite una dichiarazione definitiva. Il programma di riforma prevede l'abolizione dell'obbligo di presentazione della dichiarazione provvisoria.

Nel 2005, in un solo département, sarà sperimentato un tipo di dichiarazione dei redditi pré remplie, ovvero già compilata da parte dell'amministrazione sulla scorta di dati acquisti tramite controlli incrociati (elementi che fino a oggi venivano utilizzati solo per l'effettuazione di controlli a posteriori). A tale scopo, i termini di presentazione della dichiarazione, in quell'ambito territoriale, slitteranno di due mesi per consentire agli uffici di acquisire il maggior numero di informazioni da elaborare informaticamente. I contribuenti potranno limitarsi pertanto alla verifica dei dati riportati sul modello e a rispedirlo dopo averlo sottoscritto.

Infine, la semplificazione degli obblighi fiscali riguarderà anche la fase del pagamento delle imposte. Esiste già in Francia il "pagamento dematerializzato" delle imposte, con prelevamento automatico dal proprio conto. Meccanismo poco adottato dalla maggior parte dei contribuenti e che l'amministrazione s'impegna a incentivare rendendolo ancora più semplice ed elastico. Il pagamento automatico, denominato prélèvement annuel (prelevamento annuale) per i redditi dei fabbricati e fondiari e prélèvement par tiers (prelevamento per terzi) per le imposte sui redditi, consentirà al contribuente di beneficiare anche di una sorta di bonus, dal momento che i prelevamenti verranno effettuati dopo 10 giorni dalla data di scadenza del tributo.

Un'amministrazione fiscale più accogliente e disponibile
All'interno del quinto obiettivo vengono sintetizzati i provvedimenti che verranno adottati dall'amministrazione fiscale al fine di migliorare i rapporti tra fisco e cittadino, e la filosofia sottesa al cambiamento in atto.
Il servizio pubblico è innanzitutto, ha affermato il ministro nel suo intervento, il servizio del pubblico. Il contribuente, pertanto, dovrà trovare immediata ed esauriente risposta alle proprie domande.
Tutti i mezzi a disposizione potranno essere utilizzati per le esigenze degli utenti: la posta, il telefono, Internet e, innanzitutto, gli uffici fiscali che, nelle zone urbane, resteranno aperti dal lunedì al venerdì per almeno 6 ore al giorno e offriranno la possibilità di appuntamenti personalizzati su domanda.
Inoltre, formulari e documenti necessari per l'assolvimento degli obblighi fiscali potranno essere richiesti telefonicamente o tramite Internet, e verranno recapitati presso il domicilio del contribuente nell'arco di 48 ore.
"Abbiamo chiesto che queste misure - ha concluso il ministro Sarkozy - trovino applicazione generale sul tutto il territorio e assumano la forma di impegni precisi e concreti messi in atto congiuntamente da tutti i servizi fiscali - quindi Direction Générale des Impôts e Trésor Public - e infine che questi impegni di qualità siano seguiti e misurati".


2 - fine

Maurizio Giambronehttp://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articolo&articolo=12173&giornale=12381
leggefiscofinanza
00sabato 12 marzo 2005 15:09
Francia: uno spazio personale nella casa del fisco
Francia: uno spazio personale nella casa del fisco

Sul sito web dell'Amministrazione tributaria transalpina
servizi sempre più particolareggiati in favore del contribuente

E' l'ultima novità del fisco telematico francese, un nuovo spazio personale, protetto, sicuro e anonimo, che consente ai contribuenti transalpini di avere accesso a tutti i servizi in linea offerti dall'Amministrazione tributaria, semplicemente, dalla stessa pagina del sito Internet.

"Il mio spazio documentario", così si chiama l'area elettronica che il contribuente può "ritagliarsi" all'interno del sito web del fisco francese, creandosi un accesso personalizzato mediante un identificativo (username) e una password.

Il nuovo spazio personale consente al contribuente di accedere a tre tipi di servizi telematici:

* la mia informazione fiscale, servizio personalizzabile secondo i propri centri d'interesse, grazie al quale nel proprio spazio sono inserite automaticamente, per la consultazione, soltanto le informazioni e le novità fiscali che servono al contribuente, che può scegliere anche di ricevere questa selezione sulla propria casella di posta elettronica, con un'unica spedizione mensile oppure al momento della messa in linea delle informazioni;
* l'agenda fiscale, con cui il contribuente può organizzare le proprie scadenze fiscali in funzione delle imposte che gli interessano;
* il classificatore di documentazione, che consente di creare un archivio personale dove riporre i documenti e i modelli pubblicati, che il contribuente utilizza con una certa regolarità e messi sul sito Internet dal fisco francese. Il vantaggio è duplice, da una parte evita la ricerca dei modelli e delle informazioni ogni qual volta se ne ha bisogno e, dall'altra, offre la garanzia che modelli e informazioni siano sempre aggiornati. Il servizio, al suo interno, consente, inoltre, di creare delle rubriche per organizzare la classificazione e permette di trasferire o copiare le informazioni da una rubrica all'altra.

Iscrivendosi poi allo spazio "le mie imposte", si potrà accedere a un certo numero di servizi telematici per consultare il proprio conto fiscale, pagare l'Iva e la tassa sulle società, fare la dichiarazione Iva, dichiarare e pagare l'imposta sul reddito e consultare le proprie dichiarazioni fiscali, il tutto on line e in maniera sicura.

Il servizio "le mie imposte" è già attivo per i professionisti e, tra qualche mese, anche le persone fisiche potranno utilizzarlo. Per iscriversi bisogna avere il certificato elettronico rilasciato da un'Autorità di certificazione riconosciuta.

I contribuenti, che intendono creare un loro spazio e iscriversi ai servizi offerti dal fisco francese, devono accettare alcune condizioni che prevedono la comunicazione di un indirizzo di posta elettronica valido, la scelta di un identificativo e di una parola chiave di almeno sei caratteri, l'impegno a non diffondere a fini commerciali, né riprodurre su qualsiasi tipo di supporto, il contenuto editoriale e grafico de "la mia informazione fiscale" (se non per uso personale), l'accettazione del trattamento informatico delle informazioni fornite all'atto dell'iscrizione.

Il contribuente, d'altra parte, in base alla legge sull'informatica e sulle libertà, ha un accesso riservato e personalizzato al sito della Direzione delle imposte, attraverso il quale correggere le informazioni ed esercitare il diritto d'opposizione.

L'accesso all'area personale è consentito ventiquattr'ore su ventiquattro, ma l'amministrazione fiscale si riserva la facoltà di sospendere il servizio per motivi tecnici o per manutenzione, impegnandosi a darne comunicazione nello stesso spazio all'utente.



Giuseppe Ciliberto
http://www.fiscooggi.it/reader/?MIval=cw_usr_view_articoloN&articolo=13465&giornale=13504
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