Fisco transalpino
Francia, trente mesures per migliorare
il rapporto con i contribuenti (1)
Presentati i cinque punti salienti del programma di riforma
Il 3 novembre scorso il ministro dell'Economia, delle Finanze e dell'Industria francese, Nicolas Sarkozy, ha presentato al Consiglio dei ministri un programma mirato al miglioramento del rapporto tra contribuenti e fisco. Trenta misure che saranno adottate nel periodo da novembre 2004 a dicembre 2005 e che si propongono il raggiungimento di cinque obiettivi: migliore sicurezza giuridica per le imprese, maggior rispetto della buona fede del contribuente, fisco più vicino alle persone fisiche per l'assolvimento degli adempimenti, semplificazione delle procedure, maggiore disponibilità dell'amministrazione fiscale nei confronti dei cittadini.
Il programma si colloca nel più ampio contesto di riforma del Minéfi (Ministère de l'Economie, des Finances et de l'Industrie) iniziata nel 2002 e denominata dapprima Bercy en mouvement e poi Bercy ensemble, nella consapevolezza che, per la realizzazione di un ministero della performance amministrativa, il cambiamento non deve attuarsi in maniera brutale e intrinseca, ma essere supportato da un contesto sociale e tecnico, da un incoraggiamento al nuovo che preveda, innanzitutto, la valorizzazione e lo sviluppo della professionalità di dirigenti e funzionari, e stabilisca, nell'ottica di una "cultura del risultato", i criteri per la verifica del raggiungimento degli obiettivi.
Più garanzie per la sicurezza giuridica delle imprese
Il programma di riforma prevede la possibilità per le imprese commerciali con volume d'affari inferiore a 1,5 milioni di euro (450mila euro per le prestazioni di servizi) di chiedere all'amministrazione un intervento in sede dei propri funzionari, al fine di fornire delucidazioni in materia fiscale (agevolazioni per le nuove imprese, condizioni di esonero, interpretazione delle norme, obblighi relativi alla dichiarazione dei redditi), sia per l'esercizio in corso che per tutte le altre annualità non prescritte. Il controllo si concluderà con la redazione di un verbale e, nel caso di constatazione di irregolarità, l'impresa potrà regolarizzare la propria posizione beneficiando di una riduzione degli interessi.
Fa parte del primo obiettivo anche la formalizzazione della possibilità di accordi unilaterali tra amministrazione fiscale e imprese concernenti i "prezzi di trasferimento", in fase di sperimentazione in Francia da cinque anni. In particolare, per venire incontro alle esigenze delle Pme (piccole e medie imprese), spesso mal informate sulla specifica problematica e sull'obbligo di tenere la documentazione giustificativa dei prezzi praticati, è prevista la divulgazione di pubblicazioni informative, nonché una procedura agevolata di accordo preliminare che consentirà alle Pme di rendere più sicura la politica dei prezzi di vendita con le filiali estere (riduzione dei documenti necessari, possibilità di presentare preventivamente all'amministrazione finanziaria la propria politica dei prezzi al fine di preservarla da una ulteriore rimessa in causa).
E ancora, il ministro Sarkozy ha espresso la volontà di dare un nuovo impulso alla procedura del rescrit, in sostanza una forma di interpello introdotta in Francia nel 1987 con lo scopo di fornire risposte ai quesiti delle imprese relativi alla corretta applicazione, in determinati ambiti fiscali, delle norme tributarie, con la garanzia che la situazione prospettata e legittimata da parte dell'amministrazione fiscale non potrà essere rimessa in discussione. Considerata la scarsa diffusione e utilizzazione della procedura, la riforma prevede la divulgazione dei quesiti concernenti problematiche di portata generale tramite la loro pubblicazione in raccolte annuali, nonché l'istituzione di un'apposita cellula presso la Direction Générale des Impôts, con funzione di pilotaggio e di animazione della politica dei rescrits.
In linea con il progetto di trasparenza e di confiance tra contribuente e amministrazione fiscale, si colloca un'ultima misura concernente il primo obiettivo: la stabilità della norma fiscale e, in particolare, la regola della non-retroattività. I cosiddetti dispositifs fiscaux incitatifs avranno durata massima di cinque anni e non saranno messi in discussione prima del loro termine, di modo che il contribuente possa adottare un regime fiscale in piena sicurezza e fiducia.
Più rispetto per il contribuente in buona fede
La principale novità concernente il controllo delle dichiarazioni dei redditi consiste nell'invio, da parte dell'amministrazione finanziaria, di un sollecito bonario al contribuente nel caso in cui i dati indicati in dichiarazione non corrispondano a quelli trasmessi dai datori di lavoro e dalle banche. Si tratta, in pratica, di una proposta di rettifica della dichiarazione che, in caso di autorizzazione del contribuente entro 30 giorni dal ricevimento dell'avviso, avverrà senza alcun pagamento di sanzioni e interessi. Questa procedura entrerà in vigore nell'autunno del 2005 per i redditi dichiarati per l'anno 2004 ed escluderà i soggetti in corso di accertamento, i recidivi e coloro per i quali è presumibile, sulla base del notevole scarto evidenziato dal controllo, che l'occultamento dei proventi abbia carattere volontario.
Sono previsti anche degli interventi atti a promuovere una "cortesia delle corrispondenze". Nei casi di controllo fiscale esterno conclusosi con esito negativo, l'amministrazione invierà una comunicazione con la quale ringrazierà il contribuente della disponibilità e dell'attenzione accordatagli. Una lettera di ringraziamento sarà anche indirizzata a coloro che, avendo concordato un piano di rateizzazione del debito fiscale, avranno assolto puntualmente il proprio obbligo di pagamento.
E' prevista, inoltre, l'introduzione della regola del silenzio-assenso nella procedura di controllo d'ufficio e di richiesta d'informazioni al contribuente. Se l'ufficio, trascorsi 60 giorni dalla ricezione degli elementi e documenti richiesti alla parte tramite demande de renseignements, non invia ulteriori comunicazioni al contribuente, questi potrà considerare chiuso il controllo.
Nuove regole sono fissate anche per i controlli fiscali sur place. Il contribuente sottoposto a verifica potrà regolarizzare la propria posizione fiscale prima della chiusura delle operazioni di controllo beneficiando di un ridotto tasso d'interesse. Le verifiche fiscali non potranno avere durata superiore a 3 mesi per le piccole imprese e 9 mesi per le medie e grandi imprese (per queste, tuttavia, è prevista la possibilità di una proroga nel caso in cui il controllo evidenzi una particolare complessità dell'attività esercitata, fenomeni di frode organizzata, oppure la necessità di una richiesta di assistenza internazionale). Perché i controlli si svolgano nella situazione ottimale e in un clima di fiducia e cordialità reciproche, è prevista la distribuzione di un manuale a uso dei verificatori e di una scheda informativa da consegnare preliminarmente al soggetto sottoposto a controllo.
Sarà, infine, istituita la figura del "conciliatore fiscale dipartimentale" al quale potranno rivolgersi i contribuenti che non si riterranno soddisfatti delle risposte ricevute da parte degli uffici della Directon Générale des Impôts e del Trésor Public ai propri quesiti, con esclusione delle liti fiscali innescate da un controllo esterno, per le quali è necessario il ricorso ordinario. Il conciliatore, che potrà essere interpellato tramite posta ordinaria o elettronica, risponderà al contribuente entro il termine di 30 giorni.
1 - continua. La seconda parte sarà pubblicata su FISCOoggi di mercoledì 24 novembre
Maurizio Giambrone
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