Nel 2014 Trieste senza più reparti militari ?

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Pier Alberto
00lunedì 12 agosto 2013 21:45
Alla fine delle giravolte e delle pressioni politiche , le ultime notizie danno per certo la sopravvivenza della Brigata Pozzuolo del
Friuli come aeromobile con i reparti assegnati alla Brigata Friuli che sarà soppressa : il Comando sarà a Bologna .
Ma , udite , udite , il 2° Piemonte Cavalleria , che passerà alla Julia,
sarà di stanza a Gorizia alla caserma Montesanto .
Trieste ,resterà senza reparti ; la cara caserma Brunner diventerà , more solito , un Cie , con la scusa che è fatiscente , così la distruggeranno del tutto .
Le notizie tratte da :
- il Piccolo ,
- il Messaggero Veneto ,
- Ufficio Stampa della Presidenza Regionale ( On. Serracchiani ).

Tralascio le mie considerazioni , perchè sono imbufalito .
Desidero le vostre .
wintergreen
00mercoledì 14 agosto 2013 14:04
Non ci vedo nulla di male. L’esercito si riduce, bisogna fare delle scelte.
Sarebbe da fare una valutazione sullo stato delle due caserme, della loro collocazione e di quanti militari e civili si dovranno spostare (se a Gorizia sono di più, la soluzione è più economica)
L’unica cosa è che poi non sanno che fare delle vecchie caserme.
A Bergamo c’erano un Comando di divisione (Legnano) e un reggimento (68) più diversi supporti ora il nulla, e la vita continua lo stesso. Il problema è che la Caserma Montelungo, praticamente in centro città, è vuota da 25 (venticinque) anni e sta cadendo a pezzi. Idem per il Comando Legnano, vuoto da 15 (quindici), un palazzo bellissimo, in posizione splendida.
Buttiamo via così una barcata di soldi.
(sarebbe meglio spostare al discussione in Quattro chiacchiere in adunata)
Pier Alberto
00mercoledì 14 agosto 2013 15:06
Per wintergreen ed altri
Parliamo sempre in termini economici , ma lasciare a casa 10.000 uomini
e/o mandare a casa 10.000 uomini , ai quali era stato promesso una carriera " radiosa " nelle FF.AA. , chiudere caserme intitolate quasi sempre a M.O. , lasciandole marcire , e Bergamo è uno dei tanti casi ,
melle quali siamo stati per mesi e mesi , non hanno anche peso e valore etico e morale ?
Di fronte a tanti sprechi e sperperi , era proprio necessario ridurre così drasticamente le nostre FF.AA. , cancellando la storia di decine e decine di gloriosi Reparti .
Sembra , dalle ultime stime , che 10.000 uomini valgano all'erario 60
milioni di euro come busta paga .
In termini sociali andremo a pagare di più , anche perchè le caserme non si riescono a vendere e regalandole ai Comuni ed agli Enti che non hanno soldi , si è fatto un pessimo affare !
In termini di sprechi , si continuano a costruire nuove caserme dei CC.,
della Polizia , della Gdf , di magazzini della Protezione Civile , anche in zone dove si potrebbero adoperare parte di queste caserme :
in alcune località , ad esempio Malles ed Albenga è stato fatto , ma in altre ?
Faccio un esempio per tutti : a Firenze con soldi a palate è stata costruita la nuova sede della Scuola Allievi Marescialli Carabinieri ,
ora sembra solo per 400/450 CC.Non si poteva , con metà costo , riadattare la caserma GonzazA DEL 78° FTR.Lupi di Toscana , così vasta che ha contenuto fino a 800 uomini , con zona sportiva e percorso di guerra già inserito ?
E mi domando : Gli Ariete , i Leopard , le Centauro ora in eccesso , che fine faranno ?
Una ultima considerazione di geo politica-militare , senza passare per guerrafondaio : siamo sicuri che l'altra sponda del Meditteraneo ,
con Egitto,Libia,Algeria,Tunisia , dove abbiamo tanti interessi questa volta di natura economica , tutta in ebollizione , non ci debba interessare ?
wintergreen
00mercoledì 14 agosto 2013 15:43
Il concetto è sempre lo stesso “Bambole, non c’è una lira”
Non possiamo più permetterci costi come gli attuali. Ma le riduzioni avverranno, nella migliore delle ipotesi, in 11 anni.
Poi si può certamente discutere su certe scelte, ma in molto casi, per esempio, risulta più costoso ristrutturare che costruire ex novo (altro che metà costo. Basta chiedere ad una qualsiasi impresa edile.
Le vecchie caserme prevedevano cameroni per decine di militari di leva con letti a castello, senza un minimo di privato, con servizi igienici essenziali (solo turche e lavandini), in quanto gli utilizzatori ruotavano mediamente una volta l’anno, avevano una loro casa e potevano accettarle in previsione del congedo. Adesso si richiedono stanzette per pochi uomini che devono viverci per più anni come se fosse casa loro, quindi con maggior spazio personale e servizi decenti (quantomeno una doccia, un armadio, un tavolo. Ricordando come erano le caserme che ho abitato trovo molto difficile vederle ristrutturate in modo valido ed economico, tranne che non le avessero abbattute.
Ed i problemi del Mediterraneo non li avremmo potuti superare meglio con una struttura come quella di 30/40 anni fa, quando avevamo tanti bei nomi storici, ma poca capacità operativa.
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